Biografia

 

 

Amedeo Furfaro (www.amedeofurfaro.it) è giornalista pubblicista e musicista. Dopo la laurea in Scienze Politiche nel 1973 e l’abilitazione all’insegnamento nel 1976, collabora in programmi radiofonici con la sede regionale calabrese RAI componendo, fra l’altro, nel 1978, le musiche per il documentario I Valdesi di Calabria di G. Battendieri. L’esordio nella saggistica musicale si ha con Breve viaggio verso la musica popolare calabrese (Pellegrini, 1980). In quel decennio avvia diverse collaborazioni con varie testate (Suonosud, Nerosubianco, Jazz Not Jazz, Musica Jazz etc.) compreso il quadrimestrale di cultura Periferia di cui diventa direttore responsabile e con le cui edizioni pubblica i volumi Storia della musica e dei musicisti in Calabria (1987-1989), Storia del “Rendano” (1989), La Calabria di Pasolini (1990), Calabresi d’America Storie di musicisti (1992), Pasolini e la musica afroamericana (in Pasolini in Periferia di AA.VV. 1992). Nel contempo approfondisce gli studi privati di jazz e nel 1988 acquisisce, a Perugia, il certificate of Completion The Berklee Summer School at Umbria Jazz Clinics (docente di contrabbasso John Repucci). E’ nel contempo accreditato a rassegne e festival jazz in Italia e all’estero mentre, a livello musicale, col gruppo JazzArt inizia una breve ma intensa attività concertistica con ospiti come Massimo Urbani, Roberto Ottaviano, Riccardo Ballerini, Mary De Vuono nonché discografica (in primis coi JazzArt il lp Dream Etnopolis, del 1992). Il 1991 lo vede, con Francesco Stezzi, cofondatore del Centro Jazz Calabria di cui è direttore artistico (poi presidente), associazione che in 27 anni di attività vanterà numerosi concerti internazionali, il festival “Accademia del Jazz” presso l’Unical, una Fonoteca, produzioni di dischi di vari musicisti (fra cui il suo cd Elegia) e libri fra cui, di Furfaro, una Storia dell’orchestra jazz. Lineamenti, il Dizionario dei musicisti calabresi, Jazz in Regia, tutti del 1996, come supplementi di “Musica News”, rivista CJC fondata nel 1992, primo bimestrale free press italiano di musica, esperienza oggi trasfusa in “Musica News e” (v. sito). Il 1996 è l’anno di una prima docenza annuale al corso di formazione professionale, riconosciuto dalla Regione Calabria, per il profilo musicisti orchestrali, nella sede CJC di Cosenza a cui, in un decennio, seguiranno altri tre insegnamenti, il secondo per il corso f.p. orchestrali, a Catanzaro, nel 1998/99, il terzo ancora a Cosenza per esperti in discografia e tradizioni popolari, nel 2003, e il successivo corso di formazione superiore per tecnici multimediali (TechMul) quale docente di materie storico-musicali e, in quest’ultimo corso, di comunicazione. Nel 2010 collabora a Digitecal, innovativo progetto CJC di digitalizzazione dischi e trasmissione fra postazioni a distanza dei suoni digitalizzati. Negli anni ’90, oltre al lavoro nel Comitato regionale calabrese dell’Associazione Musicisti Jazz (AMJ) inaugurato da Giorgio Gaslini a Mendicino, compone musiche per il teatro fra cui Telesio l’innovatore, di Coriolano Martirano, documentate nel citato cd Elegia (CJC) con incisioni di Brass Collection, Quartetto Vocale Calabrese, Quartetto Consentia (stile rinascimentale, con al violino F. D’Andrea) e per la pièce Piazza dei Valdesi, in “prima” al Rendano di Cosenza nel 1999, di Stancati e Bianco, con il Quartetto Consentia 2 (cfr. il suo volume Ballata Valdese, CJC). Nello specifico del jazz, da segnalare, a livello regionale, il suo volume Brutium Graffiti. Jazz a Cosenza nel 900 (CJC, 2014) nel quadro dell’attività pubblicistica post 2000 che registra vari la frequentazione di festivals a cui, dopo Antibes, Atina, Umbria Jazz, Roccella, Noci etc., si aggiungono il Talos a Ruvo di Puglia, Edinburgo, i concerti dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. Da segnalare, a livello musicale, la collaborazione con Gianni Ephrikian (Los Angeles Music Awards) direttore artistico della Holly Music presieduta da Franco Sorrenti, approdata nei due cd con gli Inni ufficiali di Rende e di Lappano nonché il cd, con la stessa label, Formentera Dream, con l’ottetto AttimoSphera, contenente musiche di Furfaro il quale collabora altresì all’esecuzione con chitarra battente, cuatro, mandola, chitarre ad accordatura aperta, armoniche basso e blues. In anni recenti la collaborazione con A proposito di jazz, rivista on line diretta da Gerlando Gatto, gli consente di mettere a punto diverse idee su una “jazz appreciation” basata su un approccio non esclusivamente tecnico o filologico bensì che coinvolga vari aspetti, siano essi letterari (vedansi il volume Pasolini Luoghi Incontri Suoni, The Writer, 2022), filosofici (si segnala al riguardo la sua partecipazione al convegno internazionale di studi su Rousseau promosso dal Conservatorio di Vibo Valentia nel maggio 2012) multimediali ( cfr. su www.amedeofurfaro.it i volumi Jazz Notes e Agenda Jazz) etnomusicali e(cfr. i due volumi Quali Calabrie ed. CJC e Quante Calabrie ed. The Writer) nella ideazione e nella rilettura della tradizione jazzistica anche in connessione con altre discipline quali il diritto (cfr. il sul sito il volume Versus Artisti contro), conoscenza quest’ultima maturata grazie anche agli anni di dirigenza pubblica, la comunicazione (cfr. sul sito il volume Oralità Scrittura Digitale), i media sonori-audiovisuali e i new media (cfr. sul sito il volume La riproduzione sonora), le scienze (v. il volume Musiche in Mente, con L. Pogliani, The Writer, 2021) e anche altri ambiti musicali (v. Taccuino musicale, del 2023) e la stessa lirica (v. Aria d’opera, The Writer, 2018, v. anche I teatri di Cosenza e La scena nel crimine in Pagliacci di Leoncavallo ed. CJC che segue Pagliacci un delitto in musica ed. Periferia). Principi che ha enucleato nei 5 volumi di Il giro del jazz in 80 dischi (vol 1 e 2 open source sul suo sito essendo esaurito il cartaceo CJC, vol 3 4 e 5 ed. The Writer), una minienciclopedia sulla produzione discografica italiana di inizio millennio. E’ socio ordinario dell’Accademia Cosentina e componente revisore dell’Istituto per gli Studi Storici. Come consulenza storiografica è stato membro della Commissione che ha periziato i materiali di prima dotazione del Museo Leoncavallo di Montalto Uffugo. Come autore musicale ha scritto musiche su testi e soggetti dei poeti Giorgio Manacorda, Silvana Palazzo, Cristiana Lauri, Enzo Stancati, Pasquale Falco.